E’ sorridente e fresco di delega Alessandro Pascale, il nuovo assessore comunale ai lavori pubblici della Giunta Di Bartolomeo.
Un mandato consiliare il suo, spesso contraddistinto anche da posizioni critiche, anche decise, nei confronti del Sindaco, soprattutto quando la discussione ed il confronto si spostavano sulla zona industriale e sui servizi ad essa destinati.
Pascale, la domanda è di rito: perché accettare una delega assessorile per un periodo così breve..
“Dall’esterno può sembrare una scelta piuttosto azzardata, ma dall’interno dell’amministrazione è oltremodo giustificata.
Il Sindaco ormai deteneva la delega ai Lavori Pubblici da un anno, con un suo conseguente sovraccarico di lavoro. Nell’attuale fase delicata, in cui bisogna portare a termine diverse opere e lavori, mi ha chiesto di aiutarlo in questa attività considerato che sono particolarmente specializzato in questo ramo.“
Una sorta di assessore tecnico, dunque.
“Si, più o meno si tratta di questo.“
Pascale, lei è figlio di un imprenditore edile attivo da circa mezzo secolo. Non pensa che la sua nomina proprio ai lavori pubblici invece possa danneggiare l’immagine di famiglia?
“Concetto purtroppo errato e superficiale. Chi ha in qualche modo pensato ad una commistione tra me come assessore e l’impresa di famiglia ha commesso un errore di giudizio, oltre che un’offesa nei miei confronti.
In 45 anni di attività mio padre, ed io da quasi venti, operiamo su tutto il Molise e parte del centro sud, con una particolarità: non lavoriamo con nessun ente pubblico, non rispondiamo a gare della pubblica amministrazione e non siamo neppure iscritti agli Albi dei fornitori di nessun Ente.
Questo, in due parole, il motivo per cui possono stare tutti sereni e tranquilli sulla mia buona fede.
E poi, a supplemento, tutto ciò che andrò a seguire, in termini di risorse è tutto appaltato e deve essere portato a compimento, in termini amministrativi.”
Ecco, entrando nel merito, in questi 50 giorni cosa intende fare?
“Seguire tutte le procedure e gli atti concernenti al Piano Triennale delle opere pubbliche 2014-2016, accelerando il più possibile tutti i processi burocratici così da offrire ristoro alle imprese che ormai attendono solo di poter lavorare e riprendere la loro attività in questo momento così difficile.
Il mio compito, nello specifico, sarà quello di monitorare che tutto “sfili” liscio e nel brevissimo tempo”.
Quindi una sorta di incarico con specifica destinazione, per restare in tema.
“Insomma, non esiste solo il Piano Triennale, anche se esso rappresenterà la gran parte del mio lavoro in queste settimane. E proprio a tal proposito confido anche nell’apporto dello staff del Comune e e del nuovo Dirigente, Giuseppe Giarrusso che sicuramente mi forniranno un supporto fondamentale per perseguire questo obiettivo.”