Sottoporsi ad approfonditi controlli periodici rappresenta il primo strumento di prevenzione dei tumori al seno, patologia ancor oggi particolarmente diffusa, che coinvolge 29 donne su 100.
Proprio grazie all’importante opera di sensibilizzazione compiuta nel corso degli ultimi anni, la prevenzione ha reso possibile un drastico calo della mortalità dovuta a questa patologia che, soprattutto quando diagnosticata in maniera tempestiva, può essere sconfitta: grazie anche ai passi avanti compiuti in questo senso dalla medicina, oggi la percentuale di soggetti in grado di sopravvivere più di 5 anni dalla diagnosi di un tumore al seno è salita fino al 75%.
Non solo: se diagnosticato al momento dello “stadio 0”, la percentuale di sopravvivenza sale addirittura fino a 98%, rimarcando, ancora una volta, quanto sia importante sottoporsi a periodici controlli preventivi.
Va sottolineata comunque la necessità di effettuare una “buona prevenzione”, utilizzando apparecchiature di ultima generazione.
COME MIGLIORA LA QUALITA’ DIAGNOSTICA
Il nuovo macchinario, ottimizzato per la mammografia con tomosintesi, (link video) consente di eseguire uno screening tridimensionale, ossia volumetrico, del seno, a radiazioni ridotte, per ottenere una migliore prevenzione e diagnosi del tumore. Con l’utilizzo di tale tecnologia lo studio della mammella avviene tramite l’acquisizione di immagini a differenti angolazioni con conseguente riduzione dell’effetto di sovrapposizione dei tessuti e successiva ricostruzione delle immagini a sezioni molto sottili, tali da poter individuare anche lesioni molto piccole. Tale tecnologia consente quindi un elevato livello di affidabilità diagnostica, eliminando ogni forma di rischio per la salute del paziente. L’impiego di questo macchinario, infatti, permette di praticare uno screening del tutto indolore e privo di pericoli.
Tale tecnologia consente di “vedere di più e meglio”, anche in caso di mammelle complesse, con una migliore localizzazione delle lesioni. Tale miglior localizzazione ha vantaggi anche per l’esecuzione di eventuali biopsie delle lesioni documentate. Il miglioramento nella precisazione dei margini e della posizione delle lesioni in 3D riduce infatti sia il numero di biopsie inutili sia quello di falsi positivi, riconosciuti fonti di grande stress.
Semplice, confortevole e preciso, l’apparecchio elettromedicale è inoltre anche particolarmente duttile, dato che può essere impiegato con efficacia anche per lo svolgimento di esami con mezzo di contrasto.
Per accrescerne l’ergonomia e la facilità di utilizzo, l’apparecchio per mammografia con tomosintesi dispone di uno stativo inclinabile che assicura una perfetta visualizzazione del tessuto retromammario e di un angolo di rotazione del braccio particolarmente esteso.
“Con questo nuovo dispositivo il Gemelli Molise può avvalersi di uno strumento ancor più affidabile per lo studio di un distretto corporeo particolarmente soggetto alla contrazione di patologie e di disturbi specifici quali tumori benigni o maligni e lesioni mammarie” commenta Roberto Iezzi, Direttore dell’Unità di Radiodiagnostica “Consente, inoltre, di offrire alle nostre pazienti uno strumento efficace per la diagnosi precoce, per l’effettuazione di manovre bioptiche o terapeutiche microchirurgiche, oltre che per il monitoraggio annuale o eventuale follow-up post-chirurgia” conclude Iezzi.