In occasione della giornata del 21 febbraio dedicata alle diSparità sociali nell’ambito della giornata italiana del Braille, il Sindaco di Campobasso , senatore Gino Di Bartolomeo, ha voluto dare un segno tangibile della personale, e della amministrazione da lui presieduta, sensibilità alla problematica delle barriere architettoniche .
Infatti, alla presenza dell’on. Le Laura Coccia, atleta con problemi motori, del presidente di FIABA ( Fondo Italiano Abbattimento Barriere Culturali ed Architettoniche) Grande Ufficiale Giuseppe Trieste, del Messaggero FIABA nonché coordinatore dei borghi d’eccellenza Maurizio Varriano, del Presidente dell’Unione Italiana Ciechi sezione Molise, Marco Condidorio, della Presidente della sezione di Campobasso dell’UIC, AnnaMaria Di Stasio, del presidente dell’Associazione Sclerosi Multipla Molise, Remo Pallotta, del Presidente della Croce Rossa Molisana Giuseppe Alabastro, del Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, del Funzionario Regionale alle politiche sociali, Michele Colavita, della consigliera di parità Giuditta Lembo, di tanti sindaci molisani quali Gigino D’Angelo da Montefalcone, e di tantissima gente comune e di associazioni di volontariato, ha sottoscritto un protocollo di intesa con FIABA proprio indirizzato alla sensibilizzazione del problema e all’abbattimento delle barriere architettoniche iniziando proprio da un progetto approvato dal suo ufficio in data 20 febbraio e consegnato nelle mani degli esponenti del Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche al fine concorrere al cospicuo contributo economico messo a disposizione da privati sostenitori di FIABA che vedrà possibile tali interventi. A breve un incontro in Municipio per definire i lavori e le modalità di attuazione. Un segno tangibile che forse, qualcosa si muove e che l’attenzione ad un problema assai irriso inizia ad essere, non più un problema ma una semplice constatazione che la qualità della vita per tutti rende la vita migliore anche a chi ha qualche difficoltà in più ma una percezione più consapevole della stessa. Insomma togliamo quel DIS e parliamo di PARITA’.