Parlare senza Parole … Potrebbe sembrare una contraddizione invece è ciò che fa l’1.3% della popolazione, quindi circa 800 mila italiani, grazie alla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
La CAA è una sorta di ‘superlinguaggio’ che permette di esprimersi a chi, per diversi motivi, è impossibilitato a parlare e comunicare. Essa può aiutare bambini e adulti che hanno una disabilità congenita (ad es. paralisi cerebrale, disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico) oppure una disabilità acquisita (es. ictus, trauma cranico), un disturbo degenerativo (ad esempio, malattie del motoneurone-SLA, morbo di Parkinson) o una difficoltà temporanea (es. sindrome di Guillain- Barré).
Chiunque abbia una disabilità che colpisce gravemente la comunicazione, non solo nella produzione ma anche nella comprensione, è candidato alla CAA. Ogni persona deve essere messa in grado di comunicare, grazie alla CAA possiamo vedere un bambino o un adulto che riesce ad esprimere i suoi bisogni, le sue emozioni, il proprio vissuto mediante specifici software o anche semplici tabelle comunicative. La carta dei diritti alla comunicazione ci ricorda che “ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità ha il diritto fondamentale di influenzare mediante la comunicazione la condizione della sua vita.”
Tutto questo è realtà grazie alla CAA e per la prima volta se ne parlerà in Molise con operatori esperti in materia.
Oratino 17 marzo 2018 a aprtire dalle ore 08.30 presso l’Auditorium comunale Altobello.
( Per le modalità di iscrizione consultare la pagina facebook FLI – Abruzzo Molise)