Dallo scorso 8 marzo sino al 16 luglio 2021 presso l’area Polifunzionale di Protezione Civile del Molise – Campochiaro (CB) – si sta svolgendo un corso Nazionale di addestramento Unità Cinofile dei Vigili del Fuoco specializzate nella ricerca di persone disperse sotto macerie.
Le unità cinofile dei Vigili del Fuoco nascono per la prima volta in Italia a Torino nel 1939 ed erano specializzate nella ricerca di persone disperse sotto le macerie, vennero istituite per l’allora imminente periodo bellico e notevole fu il contributo dato dai cani per individuare le persone travolte sotto le macerie dopo i bombardamenti.
Agli inizi degli anni 90, grazie alla professionalità, costanza e passione di alcuni vigili del Comando Provinciale di Torino si iniziò riconoscerne l’importante ruolo svolto nelle operazioni di soccorso per ricerca persone disperse in superficie, macerie e valanghe.
La durata temporale degli interventi delle unità cinofile varia da 1 a 5 giorni circa, a secondo delle tipologia del luogo, delle caratteristiche del disperso e del motivo del suo allontanamento, il fine essenziale del lavoro delle unità è quello di contribuire al ritrovamento della persona viva con enorme soddisfazione per tutta la squadra di soccorso quando questo accade, oppure nei casi più sfortunati di ritrovare il corpo del disperso per restituirlo ai propri cari.
I metodi utilizzati per l’addestramento non sono mai coercitivi nei confronti del cane, si utilizzano come ricompense per gli esercizi richiesti o per il lavoro svolto il gioco o il cibo. Il cane per un cinofilo dei Vigili del Fuoco non è considerato uno strumento di lavoro ma un compagno con il quale condividere emozioni, soddisfazioni e sacrifici.
Durante la settimana dal 6/4/09 al 11/4/09 sono state impiegate 48 unità cinofile, inviate da Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia e Campania.
In totale ad oggi sono state impiegate 75 unità provenienti da tutte le regioni con nuclei cinofili operativi.
L’impiego di tale componente ha consentito di svolgere 185 interventi che hanno portato al recupero di 22 persone in vita e 139 persone decedute.