Scasserra: “Battista ha copiato il programma. Chieda scusa!”

scasserr sindacComincia a salire il volume della campagna elettorale con i candidati a Sindaco dei centri maggiori che non se le mandano a dire, in quanto a candidature soffiate, progetti per la città non condivisi e programmi copiati. Nella sede elettorale in via Ugo petrella è stata convovìcata una conferenza stampa d’urgenza.
La conferenza stampa è stata convocata in urgenza e riguarda la campagna elettorale che sis ta svolgendo per la città di Campobasso. Un appuntamento che credo vada svolto in maniera leale e corretta nei confronti dei competitors ma soprattutto dell’elettorato.

Per il centro sinistra la campagna elettorale è iniziata con questioni di coalizione, di primarie che a nostro avviso sono state inficiate da tanti elettori del centro destra, ma questo è marginale. Le operazioni “strane” si sono avute dopo, quando una imbarcata di consiglieri uscenti di centro destra si è spalmata in tutte le liste, non in una, di centro sinistra, anche questo non è un problema, anzi è stato uno stimolo per noi. Quando però si tende ad eccedere e si dice che questi consiglieri hanno deciso di cambiare coalizioni per motivazioni politico -programmatiche, per questioni nobili, per ragioni importanti per la città, per condivisione di un programma elettorale, allora credo che sia necessario ed opportuno fare delle precisazioni”. A questo punto il candidato sindaco tira fuori le linee programmatiche del candidato Antonio Battista e le confronta con quelle di sindaci di altre regioni, alcune di cinque anni fa, per mostrare come il programma sia stato copiato, ed abbia riportato in clace i diritti riservati. “Se è vero che queste persone di centro destra, così come tutti i candidati delle 11 liste, hanno voluto credere soprattutto nel progetto di rinnovamento della città, che hanno voluto basare la propria candidatura in quella coalizione, sulla scia e sulla forza di un programma, con chi lo hanno condiviso? Chi lo ha scritto? Candidarsi a sindaco di una città è una cosa seria, io mi sento preso in giro come cittadino e credo che molti cittadini probabilmente provano lo stesso mio disagio. Non si può parlare con un programma che di condiviso non ha nulla, allora rinnovamento non è solo far trasbordare una mandria di consiglieri del centro destra al centro sinistra, rinnovamento non è solo far finta di fare delle primarie, in 20 anni di amministrazione comunale non si è avuto il tempo di aprlare con i cittadini e informarsi sulle esigenze? Questo comportamento non lo accetto, chiedo formalmente ad Antonio Battista, alla sua coalizione e a chi lo ha sostenuto di modificare questo programma, di chiudersi in una stanza, cancellare questo programma scopiazzato chiedendo scusa ai cittadini, tirarne fuori uno che sia vero, concreto, e corretto nei confronti dei cittadini, solo allora sono disposto a confrontarmi sui programmi elettorali. Oggi con chi mi confronterei? Con quale candidato sindaco di quale città?”.

Come un fiume in piena Michele Scasserra afferma in conclusione: ” sono anche disposto a sospendere la mia campagna elettorale per il tempo necessario che serve a Battista per riscrivere il programma e le linee programmatiche, chiedo lealta, onestà intellettuale e correttezza per gli elettori”.

Un’ultima battuta il candidato Scasserra la riserva all’uscente Sindaco Di Bartolomeo, che ha dichiarato ” non è proponibile come sindaco, si è candidato a sinistra e poi a destra”. ” Io credo che il Sindaco Di Bartolomeo non abbia ben capito. Sono alla mia terza esperienza di candidatura, la prima è stata con una lista civica , Molise Civile a sostegno di Iorio, nel ruolo di Assessore regionale ho lavorato,seppur per breve tempo, senza imposizioni,  e non ho firmato nessuna tessera. Lo scorso anno mi sono candidato con Scelta Civica, aggregazione centrista e moderata, 16mila voti credo che sia stato un ottimo risultato, senza avere nessun padrone. Oggi mi candido con Polo Civico sostenuto da tante persone che come me non hanno appartenenze, e come le altre volte non abbiamo padroni a cui rispondere”.

 

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