Pino Saluppo presenta la sua lista: “Bisogna scommettere sull’economia.”

saluppo listaPino Saluppo ha presentato la sua lista di candidati, “Il Capoluogo” in Piazza Cesare Battisti a Campobasso. Un luogo scelto di proposito in quanto lì campeggia l’enorme sequoia ormai ridotta ad un tronco secco in fin di vita.
“Il voler presentare la mia lista qui non è causale, ha esordito Saluppo, in quanto questo albero rappresenta la precisa sintesi di un’intera città ormai morta, dal punto di vista economico e sociale.
Ed è proprio da un programma che miri alla ripresa economica che bisogna cominciare per riconquistare un territorio in declino da 20 anni.

Un guizzo polemico poi, è reso da Saluppo quando afferma che ” I cittadini potranno scommettere in queste elezioni sull’impegno mio e della mia lista nonostante alcuni ferri vecchi della politica abbiano tentato di distruggere il nostro progetto, riuscendoci in parte, attraverso azioni deprecabili dal punto di vista etico e morale.
Noi siamo qua e non ci tiriamo indietro dinanzi a questa scommessa di far tornare Campobasso ad essere una città grintosa e piena di passione.
Si deve ripartire dal commercio e dai servizi che oggi non sono degni di un capoluogo e non di certo per colpa degli operatori. Lavorare su una nuova concezione di edilizia attraverso accordi di programma chiari e definiti che favoriscano il rilancio produttivo del  sistema intero.
Sulla sanità, invece, la vera novità di Saluppo che ha affermato: ” Vediamo un comparto sanitario ormai distrutto e allo sbando e mi riferisco principalmente alla Cattolica ed al Cardarelli. Proprio riguardo alle condizioni di quest’ultimo nosocomio, immagino una nuova struttura ospedaliera in città, tra i quartieri di San Giovanni e Vazzieri, su cui reimpostare il servizio sanitario pubblico.
Potrei snocciolare ampiamente anche temi quali lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata, così come le politiche sociali ed il verde pubblico; resto dell’opinione però, ha concluso Saluppo, che se non si rilancia il tessuto economico nessun passo in avanti è possibile, in nessun settore.”

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