Roberto Gravina (5 Stelle): alle comunali partecipiamo per vincere

gravina5sIl Movimento 5 Stelle candida a sindaco per la città di Campobasso, l’avvocato Roberto Gravina. Professionista, 36 anni, appartenente al Movimento 5 Stelle dal 2012, scelto con “primarie” gratuite in una rosa di 5 candidati, oltre a Gravina c’erano Simone Cretella, Maria Luisa Di Bianco, Giuseppe Bramante, Franco Sallustio. Abbiamo intervistato il candidato per conoscere le motivazioni di questa scelta.

Avvocato Gravina perchè ha scelto il Movimento 5 Stelle e perchè ha deciso di candidarsi a Sindaco.
La mia candidatura a sindaco è motivata dal fatto che la scelta è perfettamente in linea con quello che da sempre il Movimento 5 Stelle afferma. L’unico Movimento che mi dà garanzia di onestà, di uguaglianza, di parità di trattamento e di parità di accesso, era, ed è, lo dico in modo sempre più convinto, 5 Stelle. La mia candidatura viene fuori dalla scelta libera ed aperta, delle cosiddette primarie gratuite del Movimento, nonostante la mia adesione sia del 2012. Le regole del Movimento sono semplici, bisogna avere la fedina penale pulita, nessuna carica elettiva in corso, o in ogni caso non si possono avere due mandati alle spalle”.
Liste pulite ma anche quote rosa, con la candidatura di 13 donne in lista. Rientra anche questo nell’ottica del Movimento 5 Stelle?
Certo, avremmo potuto fare la classica lista con solo 10 candidature femminili, invece abbiamo superato anche il concetto della legge per le “quote rosa” , una legge cervellotica che fa poco onore alle donne”.
Il Movimento sta portando avanti campagne informative come ad esempio “Liberiamo Campobasso”, ma da chi o da cosa?
Intanto giochiamo, partecipiamo, per vincere, se ci riusciremo la cosa più importante è essere coerenti e continuare ad essere aperti. Dietro al Movimento, a differenza di altri, e le primarie del centrosinistra lo dimostrano o anche le discussioni tra i partiti,  c’è solamente un gruppo di attivisti che sono cittadini, e dietro di noi ci saranno solo i cittadini che ci daranno il voto, punto!. Il Movimento non deve dare conto di nessuna logica, di nessuna appartenenza legata a vecchie relazioni, a massoneria locale, siamo liberi da questo punto di vista, nessuna altra forza politica ha la nostra posizione”.
Altra campagna è “Tra la gente”. E’ un modo per riavvicinare alla politica dopo l’evidente sfiducia sia verso la politica che il voto?
Più che alla politica direi avvicinare all’Amministrazione, dobbiamo in qualche modo dare continuità al nostro modo di fare politica. Stiamo ricevendo stimoli e suggerimenti da parte dei cittadini e soprattuto richiesta di rassicurazioni, la domanda frequente è << voi farete come fanno gli altri che prima delle elezioni ci sono sempre e poi sparite?>>. No, il punto è proprio questo dobbiamo continuare anche un domani se dovessimo avere la capacità di vincere le elezioni, di continuare a fare i banchetti ed incontrare la gente. In fondo una amministrazione trasparente non è quella che apre il portone e consente di entrare ed eventualmente chiedere informazioni, ma è qulla che continua a stare tra la gente, che continua ad interessarsi del bene comune. Il nostro è un Movimento aperto, per questo si fanno i banchetti, le campagne informative anche on line, è l’unico modo per essere aderenti a quella che è la realtà. Lo scollegamento tra politica e realtà attualmente è evidente“.
Alle scorse regionali i cittadini hanno aderito al cosiddetto ” voto di protesta” eleggendo due consiglieri di 5 Stelle. Gli stessi che hanno dato seguito alle promesse, come ad esempio il taglio sullo stipendio. Questo è l’esempio di dare continuità alle promesse?
Sul fatto che le promesse siano mantenute è un dato di fatto, ma il Movimento ha un’altra finalità, quella di spingere anche altre forze politiche a seguire l’esempio, si stiamo cercando di metterle in difficoltà, e credo che debba venire fuori proprio questo aspetto, che nonostante tutto nessuno ha seguito questo gesto. Dobbiamo cercare di moralizzare la politica, questo è l’obiettivo,  tra l’altro è quello che Beppe Grillo dice da tempo, il Movimento 5 Stelle deve assolvere la funzione di riportare la politca sui giusti binari,e negli ultimi 40 anni si sono perse le direttrici”.
Altro passaggio su cui il Movimento insiste è la “Gestione del patrimonio culturale regionale”. Si parla di cultura, storia, turismo ma non si fa niente per incentivare questi settori.
Prendo spunto da una frase che un nostro amministratore locale disse ” con la cultura non si mangia”, questa è l’affermazione che in qualche modo la dice lunga sulla considerazione che si ha della cultura. Il turismo è un concetto che negli ultimi anni ha avuto anche una sua evoluzione, non si parla più solo di turismo culturale ma anche di turismo religioso, enogastronomico, sportivo, formativo, del sociale, potremmo essere la Regione capofila di un progetto che abbraccia i vari settori turistici. Quando poi parliamo della gestione negli ultimi anni mi vengono in mente le solite guide, si parla, si dispensano e si continuano a chiedere  finanziamenti regionali, provinciali o comunali. Di Fatto in comune non c’è un Ufficio del Turismo, la città capoluogo non ha un punto informativo turistico. Se andiamo a vedere quali sono le presenze sappiamo che i turisti in Molise, a Campobasso ci sono, ma li lasciamo allo smarrimento, manca l’organizzazione, la recettività stabile, non c’è una struttura che riesca a coordinare, e questo è sotto gli occhi d tutti”.
Un’ultima considerazione in materia ambientale, in tutti i suoi aspetti di salvaguardia e inquinamento, settore di cui il Movimento 5 Stelle si è sempre occupato. Pensa che c’è poca attenzione verso il settore o l’attenzione è spostata verso altro ….
Anche per tale argomento siamo sempre alle solite. Su questo tipo di “affari” ci sono spinte enormi, lobby di potere, per esempio negli investimenti sull’eolico , dietro la scusa di investimenti per salvaguardia ambientale, e sia chiaro non siamo contro le rinnovabili, ma si sono fatti investimenti sbagliati ed esagerati. Sugli interessi economici che ci sono dietro , e lo dimostrano le inchieste a livello nazionale, sono talmente alti che la politica non ha fatto altro che avallarle, penso ad esempio al progetto che doveva interessare l’area archeologica di Sepino. Noi lo abbiamo detto chiaramente c’è bisogno di una legge seria, in questo seguiamo molto anche le direttive nazionali”.

(intervista del 20-05-2014)

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