Garantire il sostegno al reddito peri lavoratori della Gam attraverso il finanziamento di ulteriori 12 mesi di Cigs ma, al contempo, rafforzare e accelerare il processo di reinserimento nel mondo del lavoro dei 142 lavoratori ancora impiegati attraverso il programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori).
Una vicenda nota e datata quella della Gestione Agroalimentare Molisana srl di cui – afferma l’Assessore Gianluca Cefaratti – ci stiamo facendo carico a seguito della riunione convocata per l’avvio della procedura di riconoscimento di un ulteriore periodo diCigsin favore dei lavoratori dell’azienda in concordato preventivo posto che l’ultimo periodo concesso terminerà il prossimo 27 giugno.
Ma serve, anzi è indispensabile, una visione programmatica che vada oltre la contingente emergenza: i dodici mesi di sostegno al reddito sono il tassello di una progettualità più ampia.
Qualche giorno fa, il 10 maggio, la società e la Regione Molise hanno sottoscritto un accordo teso all’individuazione di percorsi di politica attiva del lavoro e finalizzato proprio alla realizzazione concreta di un piano di recupero occupazionale per i lavoratori coinvolti in questa acclarata e perdurante crisi aziendale.
Relativamente alla procedura di riconoscimento di un altro anno di Cigs, nel corso della riunione che si è tenuta lunedì 13 maggio, si è verificato che la stessa azienda – allo stato attuale – non potrà accedere ad alcun ammortizzatore sociale ma sussistono le condizioni per tutelare i lavoratori e sostenerli almeno per un altro anno grazie alle risorse proprie della Regione da destinare a tale scopo. Ad oggi sono otto i destinatari della misura di sostegno al reddito che sono fuoriusciti dal bacino e quindi la platea degli
interessati dagli iniziali 150 conta 142 lavoratori.
La Regione Molise, come è noto, nello scorso mese di febbraio ha formalizzato ai Ministeri competenti il fabbisogno finanziario in ordine ai fondi da destinare alle situazioni di area di crisi industriale complessa derivanti dalla legge 197/2022.IlMef ha provveduto al riparto delle risorse alle Regioni che ne hanno fatto richiesta: al Molise è stata assegnata una quota pari a 5 milioni 6639mila 666,70 che
consente di poterfronteggiare anche questa emergenza.
Nel corso della riunione, quindi, la Regione – nel dirsi favorevole all’accoglimento della richiesta di intervento della Cigs- ha dichiarato la propria disponibilità economico finanziaria a copertura economica della spesa per lo strumento di integrazione salariale in deroga, garantito proprio dalle risorse assegnate e anche in considerazione dell’area in cui opera la società Gam che rientra in quelle di crisi complessa.
Ma l’obiettivo dichiarato e sul quale il nostro Governo regionale intende accelerare riguarda le azioni da attuare per mettere realmente in sicurezza i lavoratori offrendo una prospettiva occupazionale che si traduca anche in opportunità di rilancio per il tessuto economico.
Ed è questo il contenuto del protocollo che riguarda le misure di politica attiva e di recupero occupazionale sottoscritto il 10 maggio scorso e concordato tra le parti.
Misure nei confronti dei lavoratori a rischio esubero, interessati dalla sospensione dell’orario di lavoro, finalizzate alla rioccupazione e all’autoimpiego attraverso azioni programmatiche dirette alla formazione e riqualificazione.
Vogliamo e abbiamo il dovere di mettere in campo tutte le azioni utili a contrastare l’impatto che la crisi aziendale ha ancora sul territorio attraverso il rafforzamento delle competenze e delle abilità professionali di lavoratrici e lavoratori coinvolti nella crisi, a rischio disoccupazione, così da agevolare un loro rapido reinserimento professionale anche in una prospettiva di autoimprenditorialità mediante la realizzazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro e di supporto per l’autoimpiego.
Obiettivo perseguito operando a favore dei lavoratori della Gam coinvolti nella crisi aziendale in una logica di partenariato, di rete e di dialogo, volta a favorire efficacemente l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro e dunque per sostenere lo sviluppo economico e sociale del territorio.
L’aggiornamento delle competenze già possedute o l’acquisizione di nuove, richieste dal mercato, consentirà di ridurre sia il rischio di obsolescenza professionale sia la conseguente esclusione sociale favorendo, invece, il reinserimento lavorativo attraverso la ricerca attiva di nuova occupazione oppure l’avvio di un percorso di imprenditorialità.
E saranno proprio le misure attivate nell’ambito del Percorso 5 del programma Gol ad essere ‘plasmate’ sulle esigenze specifiche dei lavoratori, attraverso l’articolazione in interventi modulari e flessibili, individuali e di gruppo.
I beneficiari sono i lavoratori che sono il ‘cuore’ di un percorso finalizzato al loro reinserimento occupazionale.
L’obiettivo dichiarato è quello di dare forma e concretezza alla parola lavoro attraverso una serie di azioni mirate che riportino i nostri lavoratori, schiacciati loro malgrado dalle crisi aziendali, a tornare protagonisti del tessuto economico regionale.