Gravina: Regione Molise latitante nell’adozione del nuovo “Piano casa”

«La recente analisi di Unimpresa sulle statistiche Iva relative al 2023, dove si legge che il Molise è prima tra le regioni per la fatturazione elettronica, oltre che rappresentare un dato certamente positivo va letta tenendo conto di altri fattori, primo tra tutti, il settore di riferimento che ha consentito di raggiungere questo risultato: il bonus fiscale edilizio noto come 110% e in generale, la spesa pubblica, dapprima avviata nel 2018 dal Governo con interventi di messa in sicurezza del territorio, proseguita con misure a sostegno delle progettazioni e della rigenerazione urbana e oggi in atto con il PNRR. Tutte misure che hanno dato grande spinta alle imprese del settore. Non è un caso che siano proprio tutte (o quasi) le regioni del Mezzogiorno che guidano la classifica (Sicilia +12%, Campania +7%, Calabria +6%, Puglia +4% e Basilicata +3%).

Sono certamente noti quelli che possono essere i limiti però correggibili del vituperato “bonus”, ma è innegabile che l’effetto traino di economie come quella molisana, caratterizzate da una presenza importante del settore edilizio, siano oggi a forte rischio recessione se si considera che anche il PNRR porterà i suoi effetti ancora per circa 2-3 anni, tanto è l’orizzonte temporale di riferimento per la chiusura delle misure e relativa rendicontazione.

In questo quadro generale la latitanza della Regione nell’adozione del “nuovo Piano casa”, corretto e riveduto alla luce dei rilievi della Consulta, non può di certo lasciare tranquilli. Stiamo parlando di una norma molto attesa, che può incentivare il mercato delle demolizioni e ricostruzioni, adeguate a standard sismici ed energetici, nell’ottica della rigenerazione urbana green ed ecosostenibile. A distanza di oltre tre mesi, l’interrogazione da me depositata in Consiglio regionale è ancora senza una risposta».

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