Elezioni comunali/ Campobasso e Termoli: adesso si fa sul serio

di Stefano Manocchio

Presentati ufficialmente i candidati a sindaco per le amministrative del mese di giugno a Campobasso e Termoli, il centro destra regionale pensa adesso alla composizione delle liste, che nel capoluogo di regione dovrebbero essere almeno sei. Non sfugge ad una prima analisi di come siano differenti le due situazioni territoriali. A Campobasso si è arrivati alla scelta di Aldo De Benedittis dopo una ridda di nomi, fatti circolare nel circuito del gossip e poi smentiti e dopo un travagliato percorso, che ha portato all’individuazione di un candidato super partes e non iscritto a nessun partito, per sua stessa ammissione.

Nico Balice (foto Stefano Manocchio)

A Termoli il percorso è stato decisamente più semplice e si è attesa la soluzione a Campobasso solo per presentare entrambe le candidature, anche se nella città adriatica i giochi erano fatti da tempo; i partiti hanno deciso di lasciare il pallino della situazione nelle mani del presidente della Giunta regionale del Molise, che ha scelto un ‘suo’ assessore, perché Nicola Balice è stato da lui nominato ed è rimasto in Giunta in continuità. A dire il vero anche la soluzione per Campobasso sarebbe nata dopo l’intervento di Roberti, che avrebbe proposto De Benedittis come punto di equilibrio tra i partiti; ma nel capoluogo di regione il percorso ha trovato più di un ostacolo per i veti incrociati sui nomi che di volta in volta venivano resi pubblici.

Marialuisa Forte

Sono diverse, anzi diametralmente opposte anche le due situazioni nelle coalizioni opposte al centro destra. Il centro sinistra, infatti, a Campobasso si è mosso per tempo, aggregando cinque tra partiti e movimenti intorno al nome di Marialuisa Forte, mentre il Terzo Polo ha anticipato tutti, aggregando tre simboli sul nome di Pino Ruta. Quindi il centro destra, come ha detto lo stesso De Benedittis ora “dovrà correre” per recuperare lo svantaggio temporale; inoltre il capoluogo di regione è storicamente più propenso a votare il centro sinistra (e nell’ultimo caso anche il Movimento Cinque Stelle) e solo un personaggio molto forte sul territorio, verace e quasi ‘iconico’ per alcuni strati della popolazione, come il compianto Gino Di Bartolomeo, ha interrotto negli ultimi vent’anni il filotto avversario. Forse non sarà un caso che il candidato sindaco prescelto dal centro destra è stato assessore nella legislatura guidata da Big Gino, oltre ad essere stato suo amico personale. De Benedittis dovrà coinvolgere quanto più possibile nel discorso anche i consiglieri regionali, alcuni dei quali eletti con grande numero di consensi nel capoluogo di regione.

Pino Ruta

Dicevamo della differente situazione a Termoli, dove tutto sembra andare a vantaggio del centro destra, vista la forte spaccatura, peraltro ancora non risolta nel centro sinistra dopo il ‘caso-Mileti’; il centro destra nella città adriatica è molto presente, è al governo dell’amministrazione cittadina ed è compatto e forte è anche la presenza, come guida per gli amministratori locali, del presidente Roberti. Insomma in riva all’adriatico l’idea è che l’esito finale sia più o meno scritto , almeno nelle previsioni dei soliti bene informati.

La politica non finisce mai di riservare sorprese, ma al momento il quadro della situazione dovrebbe essere quello testé descritto.

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