Campobasso, elezioni/ De Benedittis, chiusura tra gli applausi

di Stefano Manocchio

Come nella migliore tradizione degli eventi politici, l’accordo elettorale del candidato a sindaco per il centro destra, Aldo De Benedittis, durante il comizio a Campobasso in Piazza Pepe, è stato suggellato con gli applausi (e qualche abbraccio), tra esponenti dei partiti, candidati impegnati al primo turno e tutti quelli che a vario titolo hanno preso parte al turbinio di incontri, conferenze stampa, convention e quant’altro utile a fare azione di proselitismo politico in suo favore. Ieri a Campobasso sul palco in Piazza Prefettura i protagonisti di questa campagna elettorale hanno voluto testimoniare la vicinanza all’avvocato campobassano e l’aiuto profuso nel darlo. Un attestato di stima personale e politica a cui nessuno dei presenti si è sottratto, se è vero che uno dei termini maggiormente usati in suo favore è stato “persona per bene”.

Per primo ha preso la parola l’eurodeputato, Aldo Patriciello, che ha evidenziato come Campobasso debba rivestire un ruolo centrale ed importante nella politica molisana e come De Benedittis possa essere attore importante in ciò; ha fatto seguito l’intervento del senatore Claudio Lotito, che con trasporto e toni decisi ha incitato il candidato sul palco a credere nella sua azione politica ed il numeroso pubblico presente nella piazza a fare l’ultimo sforzo per portarlo alla vittoria al ballottaggio.

Non è certo mancato l’entusiasmo nel lungo intervento del Presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, che non ha lesinato attacchi agli avversari di De Benedittis, ma ha iniziato con una notizia di ‘cronaca politica’, se così si può dire; sventolando un foglio ha parlato di un progetto per un palazzetto dello sport che sarà evidentemente il primo passo nello sforzo per ridare centralità al capoluogo di regione, oltre che il segno della disponibilità e l’interesse che i partiti di centro destra vogliono rivolgere verso la città più grande del Molise.

Aldo De Benedittis

Roberti ha messo in luce alcune incongruenze che a suo dire caratterizzano la coalizione opposta, ritornando sul tema trattato il giorno prima dei tre assessorati che sarebbero alla base di un apparentamento tra partiti non sancito formalmente ma pubblicizzato nella comunicazione. Tanto lui quando dopo De Benedittis hanno insistito, a riprova della loro tesi, sulle dichiarazioni che ad inizio di campagna elettorale testimoniavano rivalità tra centro sinistra e Cantiere Civico e come al contrario adesso gli stessi soggetti politici viaggino d’amore e d’accordo nel turno di ballottaggio. Aldo De Benedittis è tornato sul dato elettorale per ribadire la sua convinzione che il centro destra sia già maggioranza in Consiglio comunale, prefigurando scenari di ingovernabilità in caso di sconfitta, ma ribadendo la sua totale convinzione di vittoria finale. Esclude qualunque ipotetico ‘salto della quaglia’ di propri esponenti verso il centro sinistra in caso di sconfitta.

“Non succederà perché i nostri candidati sono tutte persone serie e non si vendono per una manciata di voti”, ha detto perentorio. “I nostri avversari vogliono questa città solo per farne uno strumento di potere- ha sentenziato- ma i cittadini non si faranno ingannare. I nostri avversari si sono insultati fino al giorno prima e si sono uniti perché non sanno come fare a fermare la corazzata di centro destra. Noi l’apparentamento l’abbiamo fatto ma solo con i cittadini di Campobasso, che ci hanno premiato al primo turno con una vittoria che andremo a difendere il 23 e il 24 giugno”.

Un attacco frontale all’amministrazione comunale uscente, di cui avrebbe focalizzato le negatività: “piste ciclabili vergognose, il centro storico come il Bronx, contrade abbandonate, incuria dovunque, mastelli della raccolta differenziata che volano via dalle rastrelliere in una città sostanzialmente morta. Noi vogliamo una città viva, non una città che sopravviva”. Poi è entrato nello specifico del programma elettorale.

Ci vuole un Piano di recupero e valorizzazione del borgo antico attraverso precisi interventi di mobilità, accessibilità, sicurezza, decoro urbano e fiscalità di vantaggio; nascerà una casa dello studente diffusa, in accordo con l’Università e con tutti gli enti pubblici preposti. Il cuore della città sarà riconsegnato a studenti e turisti, oltre che alle attività culturali e commerciali”.

De Benedittis ha promesso inoltre massima attenzione alle contrade, dove mancherebbero persino i servizi essenziali. ”Roba da Terzo mondo!” ha detto sibillino. Poi un accenno al progetto per il palazzo della Regione: “l’area dell’ex-Roxy e del Romagnoli daranno un nuovo volto alla città”.

Pubblico numeroso in piazza

Il candidato a sindaco del centro destra è tornato sulla promessa fatta dall’on. Donzelli di far riaprire la biblioteca ‘Albino’ di cui è fermamente convinto. La sua amministrazione poi, nei primi cento giorni darà priorità alle scuole, partendo dalla situazione per la D’Oviidio, ascoltando le parti in causa e trovando la soluzione ritenuta migliore per tutti; ha messo in evidenza che sul fatto specifico i neo alleati avversari politici hanno visoni differenti tra loro: “chi tra le due parti rinnegherà se stessa?- ha detto senza mezzi termini- mentre noi restituiremo agli istituti scolastici tutte le occasioni perdute negli ultimi anni”.

E ancora: “bisogna liberare il centro storico dalla criminalità, perché questi fenomeni vanno estirpati ora e non domani”. Negativo anche il giudizio sull’avvio dei lavori per la ZTL: “per loro il parere di residenti e commercianti non conta nulla, sono irrispettosi!”.

De Benedittis infine ha specificato ulteriormente il progetto del palazzetto dello sport: “la città avrà il suo PalaEventi, che intitoleremo, se la famiglia sarà d’accordo, al nostro grande concittadino Fred Bongusto; lo realizzeremo con il Fondo Sviluppo e Coesione e sarà un’opera capace di dare ospitalità a tanti spettatori; immagino una struttura di forma esagonale da oltre 4.000 posti a sedere, così da avere ad ogni ingresso una delle nostre sei torri e sul tetto la forma di una chitarra, una struttura indoor ideale per eventi culturali e musicali. Campobasso così entrerà in un circuito musicale anche internazionale con una ricaduta economica sul territorio davvero importante”.

Gli applausi finali

Infine la chiosa: “siamo pronti a governare e con noi ci sono persone oneste, donne e uomini legittimati dal voto popolare e lo faremo accanto a voi; dalla amministrazione grillina nessuna lezione, perché hanno avuto la loro occasione ed hanno miseramente fallito. Le nostre porte e le nostre orecchie non saranno mai chiuse; noi saremo sempre accanto a voi, andiamo a vincere queste elezioni. E ribaltiamo il disastro che hanno costruito il Movimento Cinque Stelle e prima ancora il Partito Democratico. Riprendiamoci questa città!“,

E’ seguito un audio messaggio del ministro degli Esteri, on. Antonio Tajani, di stima verso De Benedittis e sprone ad andare avanti.

TUTTE LE FOTO NEL PRESENTE ARTICOLO SONO A CURA DI STEFANO MANOCCHIO

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